Scopriamo i “Buoni Servizio”
della Regione Puglia

Proviamo a spiegare con termini semplici alcuni punti essenziali di come funzionano i voucher… 

  1. Cosa sono i “buoni conciliazione”?
  • Tecnicamente la nostra Regione li chiama “voucher conciliazione”, e consistono in un contributo economico che la Puglia concede alle famiglie per favorire la “conciliazione” tra la vita familiare e l’impegno professionale per coprire le spese per l’educazione di bambine/i e adolescenti sotto i 18 anni;
  • lo scopo è quello incentivare la fruizione di servizi per i figli, così da lasciare ai genitori più tempo per studiare, lavorare, rilassarsi.
     
  1. Quali sono i requisiti per richiederli?
  • età minima del minore, prevista dal Regolamento regionale 4/2007 per la frequenza di ciascuna delle tipologie di strutture e di servizi iscritte nel Catalogo, compiuta entro il 31 dicembre 2021. Il minore inizia a frequentare l’unità di offerta al compimento dell’età richiesta;
  • residenza o domicilio in Puglia del minore;
  • ISEE ordinario (se sono presenti entrambi i genitori), oppure l’ISEE minorenni (se i genitori sono separati), in ogni caso non superiore a 40.000 euro;
  • A partire da 3mila euro di ISEE è prevista una compartecipazione economica alle spese, che sarà crescente in proporzione al valore dell’ISEE di quell’anno.

 

  1. Come e quando si fa domanda?
  • La domanda la fa uno dei due genitori (che diventa il referente rispetto alla Regione) o il tutore legale del minore. Questo adulto dovrà aver attivato “SPID” di livello 2 (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • ogni anno educativo (settembre-giugno di ciascun anno) la Regione pubblica un bando dove indica le scadenze da rispettare. Per esempio nel 2021 la “finestra” utile per fare domanda è rimasta aperta dal 16 luglio al 3 agosto.

 

  1. Cosa succede dopo aver concluso la propria pratica?
  • La famiglia potrà iscrivere il proprio figlio presso la nostra struttura o presso una di quelle iscritte nel Catalogo telematico dei servizi per l’infanzia, presente sul sito della Regione. Alcuni esempi: asili nido, centri aperti polivalenti per minori, servizi socio-educativi, servizi educativi e per il tempo libero.

 

  1. Cosa succede se la domanda non va a buon fine?
  • La Regione formerà una graduatoria delle famiglie. Tra i criteri spiccano, per esempio: numero dei figli, se lavorano entrambi i genitori, ISEE, se in quel nucleo familiare coabita una persona con disabilità, ecc.
  • Si può tentare di fare ricorso e ritentare la domanda. Ma se mancano i requisiti per partecipare, si potrà ugualmente iscrivere il proprio figli a tutti i nostri servizi, però a pagamento (vi faremo un preventivo compatibile con le possibilità di quell’anno in corso);
  • I fondi regionali non sono illimitati, né varranno per sempre, e i posti nelle varie strutture non sono illimitati

 

N.B. Il nostro staff vi potrà seguire per darvi maggiori informazioni, e per l’eventuale disbrigo della vostra pratica. Per saperne di più cliccate su questo link: http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it